Lascia che attinga ancora una volta all’immenso potere della parola incisa sulle pagine dell’Universo.
Tutto diventa Uno, Tutto è Uno
Uno è Tutto. Da questo assunto bisogna partire.
Serpenti, topi e ragni. Il ruggire del Sole.
La Santa tolleranza e la Sacra masturbazione.
Ritrovare in ogni dove e in ogni quando
la perfetta unità dell’Universo,
estendere il proprio Io ad Esso.
Cogli margherite, guarda le achillee
e scala le montagne.
Parla ai cani e fischia con gli uccelli
mangia delle pesche e leggi Omero.
Soffri come Cristo e canta come Frank.
Suona come Handrix e scrivi come me.
Fede adamantina nella Legge Mistica
che deterge la macchia lisergica
di ciò che mi circonda.
Cari amici, folli, scellerati,strafatti, drogati amici
che allagate appartamenti e rompete porcellane
e ballate fino all’alba e oltre allucinati
da ketamina, alcool e ecstacy a ritmo di musica techno
e inseguendo fighe rotte.
Urla disumane e violente mal celano
umanità e dolcezza di deboli ragazzi
persi e inspiegabilmente energici e vitali
che picchian duro e vaghi e vacui
girano le feste in cerca di chissà cosa.
Che addolciscono il salato prezzo della vita
a botte di coca e anfetamine.
Increduli come bimbi di fronte
alle aporie del Cosmo
cercano risposte pregando
il vendicativo Dio sballo.
Eroi caduti, ancora in piedi.
E riti dionisiaci in orbita
nella dinamo eterna perpetua universale.
Fare olocausto di tutte le illusioni,
sacrifici molochiani dell’opulento ego
ed io mordo libri pacifisti.
Hèn pánta, plurimi nei fenomeni,
Uno nell’essenza.
Simulacri felini, feticci africani,
liturgia massonica, canti sciamanici,
rituali esoterici e mistici, crocifissi.
L’Universo è stato creato giovedì scorso.