Dalla poesia ”Raccontami” che ho pubblicato qualche tempo fa, nasce questa canzone che con la poesia in questione ha in comune il titolo, qualche inciso e soprattutto l’intento. L’intento di raccontare e di essere raccontato.
Quello che farò, probabilmente
mangiare, masturbarmi e poi dormire.
E mi ritroverò, nella mia mente
a lottare contro te e farti sparire.
Non ci riuscirò, sicuramente
e ho solo voglia di impazzire.
Ma tu, ma tu
Raccontami
delle tue ebbrezze taglienti.
Raccontami
del tuo dolore ai denti.
Raccontami
di quando hai chiuso le porte.
Raccontami
che hai conosciuto la morte.
Raccontami
quando hai tagliato i capelli.
Raccontami
quando hai struccato i ricordi.
Forse proverò, inutilmente
ma non adesso all’imbrunire.
Certo resterò, riconoscente
di quello che non so restituire.
E se sprofonderò, nel tuo presente
non so se riuscirò a guarire.
Non so se riuscirò a salire.
Ma tu, ma tu
Raccontami
delle tue ebbrezze taglienti.
Raccontami
del tuo dolore ai denti.
Raccontami
di quando hai chiuso le porte.
Raccontami
che hai conosciuto la morte.
Raccontami
quando hai tagliato i capelli.
Raccontami
quando hai struccato i ricordi.